Canapa, una preziosa alleata contro il colesterolo
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Colesterolo. Una parola che da sola ha il potere di terrorizzare milioni di persone che vivono nella così detta società del benessere. Sì, perché il colesterolo alto è un problema tipico delle società più benestanti che seguono un regime alimentare ricco di grassi. Ma perché fa così paura? È chiaro ormai il collegamento tra alti livelli di colesterolo e l’aumento del rischio di infarti e ictus. Ma cos’è davvero e perché spesso sentiamo parlare di colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”? La Cannabis può aiutare a ridurlo? Cerchiamo di fare chiarezza.

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Cos’è davvero il colesterolo?

È un composto organico prodotto dal fegato che si trova naturalmente nel nostro organismo: aiuta la sintesi della vitamina D e degli ormoni durante la digestione. In teoria è il corpo a produrre la quantità di colesterolo di cui abbiamo bisogno, quello che ingeriamo con il cibo dovrebbe essere una percentuale smaltibile e del tutto trascurabile. Quando ne assumiamo una quantità eccessiva e in modo ripetuto nel tempo il nostro corpo non riesce a ridurlo in particelle abbastanza piccole per essere trasportate e smaltite dal flusso sanguigno e si deposita sulla parete interna delle vene, ostruendole.

Quello chi chiamiamo colesterolo “cattivo” è una LDL – lipoproteina a bassa densità – che può accumularsi all’interno dei vasi sanguigni, restringendoli fino al punto in cui il sangue non riesce più a scorrere regolarmente. Il colesterolo “buono” invece è una HDL – lipoproteina ad alta densità – che aiuta a smaltire i depositi di grasso.

Non sono i singoli elementi a determinare lo stato della nostra salute ma il loro rapporto, la proporzione tra LDL, HDL e trigliceridi.

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Come la Cannabis può aiutare a sciogliere il grasso nei vasi sanguigni

Molti studi hanno dimostrato che l’utilizzo della Cannabis riduce l’indice di massa corporea, la circonferenza della vita, aumenta i livelli di HDL e riduce i fattori complessivi di rischio per il diabete. Uno studio del 2013 ha analizzato la relazione tra Cannabis, livelli di colesterolo, glucosio e insulina: è stato dimostrato che l’uso di questa pianta era associato a una minore insorgenza di diabete.

I ricercatori hanno anche notato un aumento del colesterolo “buono” nei pazienti che hanno usato farmaci a base di CBD. L’insolito aumento del colesterolo “buono” causato da questo cannabinoide dimostra che intervenire sul sistema endocannabinoide può avere un impatto positivo sui livelli di colesterolo.

La ricerca sta quindi dimostrando che il CBD, e forse anche altri cannabinoidi secondo la teoria dell’effetto entourage, aiuta la normale produzione di insulina e favorisce un corretto metabolismo degli zuccheri, aiutando il corpo a convertire il grasso “cattivo” in grasso “buono”.

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Equilibrare il colesterolo: ecco quello che puoi fare

La prima cosa da tenere in considerazione è che la di colesterolo nel corpo dipende soprattutto dai geni e dallo stile di vita. Oltre che con l’uso costante di CBD, il colesterolo può essere tenuto sotto controllo con un’alimentazione a basso contenuto di grassi saturi e sodio, mantenendo un peso corporeo stabile e ovviamente con l’attività fisica regolare. E parlando di abitudini alimentari è bene ricordarsi che di solito ingeriamo elevati livelli di colesterolo con l’assunzione eccessiva di prodotti animali come carne, uova, formaggio e altri prodotti caseari. Una buona soluzione ce la offre ancora una volta la Canapa: farina, semi, olio… una valida alternativa povera di grassi ma ricca di nutrienti!

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